[PS2] Devil May Cry, Recensione

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view post Posted on 20/8/2008, 12:09
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Dante, un demone, il cui sentimento umano entra in contrasto con i piani di dominio di Satana sul mondo. Figlio di un padre altrettanto ostile nei confronti del Maligno che gia secoli prima lo aveva combattuto, decide ora di intraprendere la sua lotta nei confronti delle tenebre. Un'impresa coraggiosa per la quale serve sangue freddo, muscoli ma anche tanto, tanto cervello. Siamo pronti?

A PRIMA VISTA
Dopo aver gustato e finito più e più volte il demo contenuto in Resident Evil Code : Veronica, abbiamo finalmente la possibilità di cimentarci con il titolo completo. Iniziamo quindi la nostra battaglia al fianco di Dante. Come gia ampiamente anticipato nell'anteprima dedicata a questo titolo, la meccanica di gioco è simile ad Onimusha: ovvero l'attenzione è incentrata sull'azione pura, la frenesia, non tralasciando in ogni caso qualche enigma sparso qua e là. I combattimenti (siano essi ravvicinati o in lontananza) sono uno spettacolo visivo impressionante... vedere come tutto si muova alla perfezione senza mai un'incertezza è qualcosa che ben pochi titoli hanno offerto e di cui, sinceramente, se ne sentiva ancor maggiore bisogno su una console come la PS2.
Le armi che Dante ha a disposizione sono numerose e tutte ben studiate. Prima fra tutte la spada che il demone porta con sé legata alle sue spalle, poi le doppie pistole e il fucile (gia visti nel demo) e altri arsenali vari che vi lascio il gusto di scoprire. La cosa ovviamente più affascinante è la possibilità che Dante ha di tramutarsi in demone vero e proprio e usare così combinazioni magiche (la doppia spada di terra e aria ad esempio). Quando poi si arriva a completare la classica scritta di fianco alla barra dell'energia si ottiene una sorta di power up che consente al protagonista di effettuare mosse e sferrare colpi ben più potenti del normale.
Come noterete la meccanica di gioco è, come era lecito aspettarsi, assolutamente identica alla demo, compreso il sistema di controllo e le varie animazioni, davvero splendide, nei momenti di combattimento. L'andamento dell'avventura è diviso in una sorta di missioni di durata variabile, tramite le quali la storia avrà modo di snodarsi per bene. Ma continuiamo a descrivere questo titolo addentrandoci nella componente tecnica.

ANCHE L'OCCHIO VUOLE LA SUA PARTE
Graficamente Devil May Cry si presenta sotto una veste a dir poco ottima. Il motore grafico presenta pochissime incertezze, per il 99% tutto "gira" alla perfezione. Le telecamere svolgono il loro compito in maniera eccellente e non creano quasi mai confusione al giocatore. E' impressionante notare con quanta fluidità prosegue il gioco, mantenendosi fisso sui 60 frame al secondo, anche in caso di schermo "affollato" dagli effetti di luce vari: siano essi esplosioni, mostri o altro ancora. Massima fluidità anche nei movimenti dei personaggi, sia il protagonista sia per i suoi nemici. Animazioni che poi diventano fantastiche nei combattimenti, dove il titolo offre il suo massimo. Si toccano livelli davvero impressionanti, anche per aspetti più semplici come la ricarica di armi o l'uso di una pozione. I combattimenti sono velocissimi, frenetici, tutto viene magistralmente eseguito dall'hardware Sony, che finalmente esce allo scoperto davvero e mostra di cosa è capace.Addirittura si fatica non poco a scorgere i poligoni che muovono tutti i personaggi, arrotondati in maniera pressochè perfetta. Gli sfondi sono realizzati benissimo, in totale simbiosi con l'atmosfera e arricchiti da buone texture. Osservare i vari effetti di luce di cui parlavo sopra, derivanti dall'uso di armi in combattimento, è una vera gioia per gli occhi; riuscire finalmente a vedere un titolo così ricco di grafica e così ben mosso, senza scatti di sorta, da davvero una sensazione di stupore che ben pochi giochi riescono ad offrire. Guardare come Dante combatte, i movimenti che esegue, le varie combo, la sua trasformazione in demone, i suoi power up vari... carpire anche le animazioni dei suoi nemici, siano essi a terra, in aria, siano essi boss o semplici nemici e non riuscire a cogliere nemmeno un difetto in tutto questo... sono cose che fanno bene al cuore! Forse, essendo particolarmente pignoli, non siamo di fronte al dettaglio grafico che titoli come Metal Gear Solid 2 ci hanno offerto attraverso i loro demo, ma ciò non toglie che di fronte a noi si muove qualcosa di nuovo e assolutamente splendido per ciò che riguarda la PS2. Non ci sono poi molti spezzoni in CG, ma non se ne sente assolutamente la mancanza.

E ORA GIU VERSO L'INFERNO
Dopo la parte riservata alla grafica è d'obbligo cominciare a parlare del vero punto centrale di ogni gioco: il gameplay. Molti titoli infatti ci hanno strabiliato con una grafica eccezionale per poi rivelarsi dei laser game o quasi, con una giocabilità minata da evidenti difetti o quasi del tutto assente, è il caso di Devil May Cry?
Iniziamo col dire che anche su questo punto il lavoro svolto dalla Capcom è molto buono. Quanti di voi hanno gia provato il demo non avranno nessuna difficoltà ad immergersi nuovamente al fianco di Dante, ma per chi non lo avesse mai giocato, ecco una breve descrizione dei comandi:

Tasto R1: Estrae L'arma e mira il nemico (un misto fra un Lock dei caccia militari ed un mirino laser)
Tasto L1: Utilizza il potere speciale (nel caso in cui lo si avesse)
Tasto Start: Entra nel menù del gioco
Tasto Cerchio e Tasto Quadrato: Entrambi con R1 premuto utilizzano l'arma da fuoco di Dante
Tasto Triangolo: Utilizza la spada che Dante porta sempre con se
Tasto X: Salto ed in casi speciali, doppio salto

Dante si muove tramite il joystick analogico di sinistra, permettendo così di riuscire a governare il personaggio in maniera ottimale, visto il funzionamento delle telecamere. La sensazione di smarrimento che avrete all'inizio, sparirà con un po' di pratica e vi accorgerete che tutto sommato non è assolutamente un difetto questo tipo di controllo. Ricordatevi che tutto si muove come nella demo, compresi i repentini cambi di andatura che dovrete effettuare al variare delle telecamere. La direzione da prendere è sempre quella che appare per ogni diversa inquadratura: se inizialmente per dirigervi in alto dovremo appunto premere verso l'alto è possibile che nella successiva saremo costretti a fare tutto il contrario. Può sembrare confusionario ma ci si abitua presto e dopo poco tempo ci apparirà tutto abbastanza intuitivo. Per dare un mano la Capcom ha immesso una sorta di "lag", facendo si che Dante faccia qualche passo nell'inquadratura nuova prima di far capire al giocatore la necessità del cambio di direzione.E' indubbio che la parte più evocativa e in assoluto la più "bella", sia rappresentata dai combattimenti: veloci, frenetici e giocabilissimi. Negli scontri a fuoco tutto è realizzato con estrema cura, non avrete sensazioni di distacco da quello che sta accadendo, ma sarete un tutt'uno nella lotta con Dante. Potrete effettuare attacchi semplici, combo, mosse speciali, trasformazioni e quant'altro, il tutto in stile "aumento di livello", con mosse che riuscirete ad eseguire solamente dopo esservi potenziati e combinazioni speciali, realizzabili tramite l'acquisizione di oggetti o sfere magiche. In teoria potremmo riempire intere pagine descrivendo le combo di Dante, quelle a terra, in aria, col doppio salto, trasformati, con spada più armi da fuoco, ma ci vorrebbe davvero troppo tempo e spazio e di certo da molto più gusto scoprirsele da soli proseguendo con l'avventura, piuttosto che vedersele descritte una ad una. Un altro appunto che forse può sembrare fuori luogo parlando di gameplay, ma che non lo è affatto, è il ripetere nuovamente con quanta cura siano stati realizzati i vostri antagonisti.E' uno spettacolo combattere contro mostri alati che sparano raggi di luce intensissima e coloratissima; lottare in un contorno di grafica ad altissimo livello contribuisce ancora di più ad innalzare la valutazione. Come non parlare poi della splendida caratterizzazione del personaggio principale, gia da molti definito come "il più evocativo" degli ultimi tempi? Nessuna etichetta potrebbe essere maggiormente precisa, perchè Dante possiede davvero tutte le caratteristiche che gli sono state conferite. Non siamo di fronte al solito eroe costruito in base a stereotipi visti e rivisti, ma a qualcosa dotato di propria identità, ad un protagonista che di certo rende lo scorrere dell'avventura molto, molto più appassionante ed intrigante. Svariati nemici saranno pronti a sbarrarvi la strada, mostri che andranno combattuti all'ultimo sangue (non rimanete troppo tempo ad ammirarli mi raccomando!). In più come detto sopra, salti, doppi salti e utilizzo del fondale, che permetteranno a Dante anche una maggior scelta sul percorso da adottare, diminuendo magari il tempo necessario per ripercorrere stanze gia viste. L'atmosfera che pervade il tutto poi non fa altro che rendere Devil May Cry ancora più appassionante e giocabile e si dimostra l'ennesimo punto a favore di questo titolo Capcom

UN SUONO GIUNGE DISTANTE..
Passiamo ad analizzare un altro aspetto di Devil May Cry: il sonoro. Le musiche presenti sono forse l'unico aspetto tecnico davvero sottotono del titolo in questione. Non che siano brutte, tutt'altro, ma non sono niente di esaltante, quello si. Si passa dalle normali tracce per così dire "d'atmosfera" a quelle funky- techno usate nei combattimenti. Certo, sono funzionali al tutto, sono in sintonia perfetta e quant'altro, ma di certo una vera a propria colonna sonora non avrebbe guastato, visto il trattamento pubblicitario in pompa magna per questo titolo. Fatto sta che ci si deve accontentare di musiche non propriamente allo stato dell'arte e di effetti ridotti quasi all'osso, almeno in questo la Capcom avrebbe potuto sforzarsi di più.
E' DAVVERO TUTTO ORO?
Dopo aver regalato lodi e complimenti in quasi tutti i campi, è ora di affrontare i difetti e i "punti no" di questo Devil May Cry.
Partiamo dagli aspetti negativi nella parte grafica. Le resa video offre svariate e antiestetiche "scalettature", alcune texture sembrano estranee al contesto in cui si trovano, utilizzate esclusivamente per dare maggiore gusto, ma che ottengono invece l'effetto contrario, sembrando appunto grossolane ed inutili. Non siamo davanti ad un titolo esente da pixel troppo grandi e da quadratoni che deturpano un po' la visione delle stanze, sinceramente poi il movimento di Dante nei punti in cui non combatte risulta decisamente migliorabile. Particolarmente antiestetica la corsa e alcuni salti che lo fanno apparire fin troppo "slegato". Ultima parte, non propriamente perfetta, sul versante grafico, è quel famoso 1% lasciato in disparte prima, riguardo il funzionamento delle telecamere. Può capitare (ripeto, MOLTO raramente) che le inquadrature non funzionino come dovuto. Ciò dipende essenzialmente dal fatto che in alcuni punti del gioco gli sfondi sono particolarmente intricati e le telecamere sono poste in posizioni relativamente "scomode". Da questo si origina il difetto descritto. Nulla da dire sui combattimenti in sé per sé, che sono realizzati davvero con cura, ma un appunto va invece mosso sull'apparato generale del gioco. Se c'è una cosa che manca e di cui si sentiva davvero la necessità, è la varietà. A partire da uno schema gia ampiamente utilizzato in Onimusha, mancano in Devil May Cry delle vere situazioni che offrano una certa diversità ai vari ambienti. Purtroppo a lungo andare il gioco risulta monotono, trattandosi alla fine di uccidere i nemici, risolvere la missione, cominciarne un'altra e così via. Ci si sarebbe potuti attendere maggiore varietà di mostri, di mosse, ma soprattutto una cambiamento, una sorta di modifica, dell'intero gameplay che invece la Capcom ha preferito lasciare praticamente intatto rispetto a Onimusha.

A volte, inoltre, le telecamere danno una sensazione di spettacolarità nulla, lasciando presagire forse una fretta eccessiva che ha distolto un po' Mikami e il suo staff dalla direzione "artistica". La maggior parte forse sono difetti marginali che di poco rovinano il tutto, ma la questione della mancata varietà si fa sentire eccome. Inizialmente Devil May Cry riuscirà nel suo intento: quello di far entrare il giocatore nella sua atmosfera, di renderlo totalmente partecipe. Con lo scorrere dell'avventurà però tutto diventerà abbastanza macchinoso, rendendo indispensabile il compimento di movimenti e azioni in maniera forse un po' troppo automatizzata. Nessuna sorpresa, nessuna novità, ma le stesse situazioni che si ripetono un po' ovunque.

SPOILER (click to view)
Fonte: Gamesurf




Edited by `Son_Goten` - 20/8/2008, 13:41
 
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